Papa Francesco Idolatra? Pachamama
Andrzej Stanislaw Budzinski
Andrzej Budzinski
Indice dei contenuti
Titolo (#u614243cf-12e9-5e42-b408-e095e60ed169)
Introduzione (#uf30fcf7e-9af2-501f-bfaf-48acc2ac80f6)
Il sincretismo religioso in Vaticano (#ub786f48d-6c1c-553a-8259-f55ca53167bf)
Che cos'è il peccato? (#u6f35a029-63d7-54ac-a2d6-648b93d53e53)
L'idolatria nel catechismo della Chiesa cattolica (#u345c4c8e-54a4-5108-9d1e-7d056fb7c34a)
L'idolatria nella Sacra Scrittura (#u471dfe13-4e2b-566a-ab12-381c60f878f5)
Le statue di Pachamama rubate (#litres_trial_promo)
Le critiche dei riti pagani in Vaticano (#litres_trial_promo)
Lo scisma nella Chiesa (#litres_trial_promo)
Il parroco di Verona prega Pachamama (#litres_trial_promo)
Conclusione (#litres_trial_promo)
Note (#litres_trial_promo)
Titolo
Andrzej Budzinski
Papa Francesco
Idolatra?
Pachamama!
Verona 2019
Introduzione
Il 4 ottobre, nella Città del Vaticano, concretamente nei Giardini Vaticani, alla vigilia dell'inizio del Sinodo amazzonico (6 - 27 ottobre 2019), si sono svolti riti pagani in onore della Madre Terra chiamata Pachamama
, dea pagana, alla quale nell'antichità offrivano dei sacrifici umani tra i popoli precolombiani
. Lei è un idolo pagano, e il suo culto da parte dei cristiani è idolatria. Questi riti erano guidati dai sciamani amazzonici che, insieme con un frate francescano, eseguivano un rituale in cui pregavano e si inchinavano intorno al tappeto con le figure sparse su di esso. Ciò è avvenuto alla presenza di Papa Francesco e dei numerosi Cardinali che vi hanno partecipato. Per confermare la sua solidarietà con il popolo amazzonico alla fine dei riti magici, il Santo Padre ha detto Amen, recitando la preghiera del Padre nostro . Amen, significa che sono d'accordo e lo autorizzo.
Tre giorni dopo, il 7 ottobre, i cardinali sulle spalle, come Israeliti portavano l'Arca dell'Alleanza con i Dieci Comandamenti, hanno spostato le figure in processione nella Basilica di San Pietro, dove hanno ricevuto un nuovo omaggio dal Papa e dai padri sinodali. Poi le statuette di Pachamama sono state collocate nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, dove ogni giorno si svolgeva un rituale magico chiamato Momenti di Spiritualità Amazzonica. Il 19 ottobre, Pachamama è ricomparsa nella blasfema Via Crucis amazzonica alla presenza del cardinale Pedro Barreto, vicepresidente della Rete Ecclesiastica Panamazonica, che era l'organizzatore di tutti questi sospetti
eventi.
Atteggiamento del papa Francesco ha suscitato nell’ambiente della Chiesa, e non soltanto, le polemiche. Tanti cattolici, compresi cardinali e sacerdoti, accusano papa Francesco dell’idolatria, senza riceverne da parte del pontefice le spiegazioni, come fosse non succedesse niente. Di fronte delle accuse così gravi si aspetta le spiegazioni. Con suo taciturno comportamento il papa vuole confermare la sapienza popolare, che silenzio conferma la verità? Papa Francesco si è arreso oppure è di parere, che i cattolici sdegnati non sono degni delle spiegazioni?
Questo che ha fatto papa ha portato nella Chiesa la divisione, perché il suo atteggiamento è ambiguo e poco chiaro. La divisione non proviene da Dio. Allora proviene da chi, se non da Dio?
Il sincretismo religioso in Vaticano
La domanda si pone da sola: questo è l'inizio del sincretismo religioso?
È il primo passo dell’entrata del paganesimo in Vaticano e di conseguenza nella Chiesa Cattolica?
Sembra che stiamo vivendo i tempi simili a quelli del Libro del Maccabei: "[13] alcuni del popolo presero l'iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà di introdurre le istituzioni dei pagani. [14] Essi costruirono una palestra in Gerusalemme secondo le usanze dei pagani [15] e cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza; si unirono alle nazioni pagane e si vendettero per fare il male.... [41] Poi il re prescrisse con decreto a tutto il suo regno, che tutti formassero un sol popolo [42] e ciascuno abbandonasse le proprie leggi. Tutti i popoli consentirono a fare secondo gli ordini del re. [43] Anche molti Israeliti accettarono di servirlo e sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato.[44] Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, [45] di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste [46] e di contaminare il santuario e i fedeli, [47] di innalzare altari, templi ed edicole e sacrificare carni suine e animali immondi, [48] di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, [49] così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, [50] pena la morte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re. [51] Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. [52] Anche molti del popolo si unirono a loro, tutti i traditori della legge, e commisero il male nella regione [53] e ridussero Israele a nascondersi in ogni possibile rifugio. [54] Nell'anno centoquarantacinque, il quindici di Casleu il re innalzò sull'altare un idolo. Anche nelle città vicine di Giuda eressero altari [55] e bruciarono incenso sulle porte delle case e nelle piazze. [56] Stracciavano i libri della legge che riuscivano a trovare e li gettavano nel fuoco. [57] Se qualcuno veniva trovato in possesso di una copia del libro dell'alleanza o ardiva obbedire alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte. [58] Con prepotenza trattavano gli Israeliti che venivano scoperti ogni mese nella città[59] e specialmente al venticinque del mese, quando sacrificavano sull'ara che era sopra l'altare dei sacrifici. [60] Mettevano a morte, secondo gli ordini, le donne che avevano fatto circoncidere i loro figli, [61] con i bambini appesi al collo e con i familiari e quelli che li avevano circoncisi. [62] Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi immondi [63] e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza; così appunto morirono. [64] Sopra Israele fu così scatenata un'ira veramente grande. (1Mch 1.13-15.41-64).
Papa Francesco, successore di San Pietro, apostolo e guida della più grande religione monoteistica, partecipa al rito pagano. Non vi sembra strano? Il suo atteggiamento non suscita qualche dubbio? Queste sono le sue parole pronunciate in un'altra occasione che riguardano al paganesimo: "Ma perché tutti abbiamo bisogno di adorare - perché portiamo il sigillo di Dio dentro di noi, se non adoriamo Dio, allora adoriamo la creazione. Questo è il passaggio dalla fede all'idolatria. Gli idolatri non hanno motivo di giustificarsi: pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno adorato come Dio, né lo hanno ringraziato. E qual è la via dell'idolatria? San Paolo dice chiaramente: "Sono scomparsi nei loro pensieri e il loro cuore irragionevole è stato eclissato. Si tratta dell'egoismo del proprio pensiero, del pensiero onnipotente, di ciò che penso sia vero: invento la verità, faccio la verità attraverso il mio pensiero…”
. Parole sagge. Sembra, però, che si sia espresso contro se stesso, perché attraverso la sua presenza ai riti pagani in onore di Pachamama, agli occhi di molti credenti, cattolici e non solo, egli mette in dubbio la sua autorità di "Capo" della Chiesa Cattolica. Purtroppo, il suo atteggiamento ambiguo ha causato molta confusione. In questa situazione, sembra chiaro che molti cattolici cominciano ad avere dubbi e sono scioccati del suo comportamento.
L'atto dei riti pagani nei Giardini Vaticani può essere paragonato al culto del "Vitello d’oro" adorato dagli Israeliti ai piedi del monte Sinai, con la differenza, però, che Mosè era allo stesso tempo alla presenza di Dio in cima al monte dove ricevette i Dieci Comandamenti, mentre Papa Francesco, a differenza di lui, partecipava a riti pagani contro l'Unico Dio. Mosè, quando vide il "Vitello d’oro" , ordinò di distruggerlo, mentre Papa Francesco si scusò con gli sciamani pagani per il coraggioso atto di alcuni cattolici che gettarono le figurine di Pachamama nel Tevere. Ecco il testo del Libro dell'Esodo: "[1] Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto". [2] Aronne rispose loro: "Togliete i pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me". [3] Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. [4] Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero: "Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!". [5] Ciò vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò: "Domani sarà festa in onore del Signore". [6] Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento. [7] Allora il Signore disse a Mosè: "Và, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito. [8] Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto". [9] Il Signore disse inoltre a Mosè: "Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. [10] Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione…[19] Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. [20] Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti” (Es 32, 1-10.19-20) .
Naturalmente, non possiamo accusare e giudicare il Papa perché non conosciamo le sue motivazioni, perché ha permesso che i riti pagani fossero celebrati nei giardini del Vaticano. Era guidato dalla solidarietà umana del sofferente popolo amazzonico? Siamo tutti dispiaciuti per la loro situazione e anche per le sofferenze dei popoli dell'Africa, dell'Asia, dell'India e dei paesi arabi. Questo significa che ora, in nome della solidarietà umana con loro, cominceremo ad accettare nella Chiesa il paganesimo di tutti questi popoli? Buddha, Brahman, Brama, Vishnu, Shiva.
Purtroppo, solo la solidarietà e la compassione umana non sono sufficienti per essere considerati come azione di Dio. L'esempio migliore è quella di Gesù, che rispose alla compassione umana di Pietro: “ [21] Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. [22] Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai". [23] Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini! " (Mt 16,21-23) . Se l'atto del Papa dovesse assomigliare all'atto di Pietro, non c'è dubbio che le parole di Gesù dette a Pietro, il primo Papa, potrebbero essere rivolte anche al Papa Francesco. Può essere che anche il suo atto non proviene da Dio come l’atto di San Pietro. Secondo il Catechismo della Chiesa, il peccato mina la solidarietà umana (cfr. CCC 1872), ciò significa che divide le persone tra di loro. In questo senso, l'atto del Papa, spiegato soltanto come la solidarietà umana con il popolo amazzonico nel rito pagano, cioè malefico, veramente non è un atto di solidarietà, ma un atto di separare ancora di più gli uni dagli altri.
Che cos'è il peccato?
Questo è ciò che la Chiesa cattolica insegna sui peccati: CCC 1849 "Il peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana. E' stato definito “una parola, un atto o un desiderio contrari alla legge eterna” [Sant'Agostino, Contra Faustum manichaeum, 22: PL 42, 418; San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, 71, 6]" .
CCC 1855 “ Il peccato mortale distrugge la carità nel cuore dell'uomo a causa di una violazione grave della legge di Dio; distoglie l'uomo da Dio, che è il suo fine ultimo e la sua beatitudine, preferendo a lui un bene inferiore. Il peccato veniale lascia sussistere la carità, quantunque la offenda e la ferisca” .
CCC 1856 "Il peccato mortale, in quanto colpisce in noi il principio vitale che è la carità, richiede una nuova iniziativa della misericordia di Dio e una conversione del cuore, che normalmente si realizza nel sacramento della Riconciliazione: Quando la volontà si orienta verso una cosa di per sé contraria alla carità, dalla quale siamo ordinati al fine ultimo, il peccato, per il suo stesso oggetto, ha di che essere mortale... tanto se è contro l'amore di Dio, come la bestemmia, lo spergiuro ecc., quanto se è contro l'amore del prossimo, come l'omicidio, l'adulterio, ecc... Invece, quando la volontà del peccatore si volge a una cosa che ha in sé un disordine, ma tuttavia non va contro l'amore di Dio e del prossimo, è il caso di parole oziose, di riso inopportuno, ecc., tali peccati sono veniali [San Tommaso d'Aquino, Summa Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I-II, 88, 2]”.
CCC 1857 "Perché un peccato sia mortale si richiede che concorrano tre condizioni: “E' peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Reconciliatio et paenitentia, 17]”.
CCC 1859 “Perché il peccato sia mortale deve anche essere commesso con piena consapevolezza e totale consenso. Presuppone la conoscenza del carattere peccaminoso dell'atto, della sua opposizione alla Legge di Dio. Implica inoltre un consenso sufficientemente libero perché sia una scelta personale. L'ignoranza simulata e la durezza del cuore [Cf Mc 3,5-6; Lc 16,19-31 ] non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono”.
CCC 1872 "Il peccato è un atto contro la ragione. Fa male alla natura umana e mina la solidarietà umana” .
L'idolatria nel catechismo della Chiesa cattolica
CCC 2112 “ Il primo comandamento condanna il politeismo. Esige dall'uomo di non credere in altri dèi che Dio, di non venerare altre divinità che l'Unico. La Scrittura costantemente richiama a questo rifiuto degli idoli che sono “argento e oro, opera delle mani dell'uomo”, i quali “hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono...”. Questi idoli vani rendono l'uomo vano: “Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida” ( Sal 115,4-5; Sal 115,8 ) [Cf Is 44,9-20; Ger 10,1-16; 2112 Dn 14,1-30; Bar 6; Sap 13,1-15; Sap 13,19 ]. Dio, al contrario, è il “Dio vivente” ( Gs 3,10; Sal 42,3; 2112 ecc.), che fa vivere e interviene nella storia”.
CCC 2113 “ L'idolatria non concerne soltanto i falsi culti del paganesimo. Rimane una costante tentazione della fede. Consiste nel divinizzare ciò che non è Dio. C'è idolatria quando l'uomo onora e riverisce una creatura al posto di Dio, si tratti degli dèi o dei demoni (per esempio il satanismo), del potere, del piacere, della razza, degli antenati, dello Stato, del denaro, ecc. “Non potete servire a Dio e a mammona”, dice Gesù ( Mt 6,24 ). Numerosi martiri sono morti per non adorare “la Bestia”, [Cf Ap 13-14 ] rifiutando perfino di simularne il culto. L'idolatria respinge l'unica Signoria di Dio; perciò è incompatibile con la comunione divina [Cf Gal 5,20; Ef 5,5 ]”.
L'idolatria nella Sacra Scrittura
Sarebbe assurdo ricordare al Papa, ai vescovi, ai sacerdoti e ai cristiani che l'idolatria è un peccato gravissimo contro il Primo Comandamento ed è la fonte di tutti i peccati. Ma se qualcuno ha qualche dubbio, vale la pena ricordare ciò che Gesù rispose allo scriba alla domanda: “ [28] Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. [29] Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. [30] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. [31] Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.[32] A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro. [33] Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero. [34] Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore” (Mt 12,28-34)
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